17 Dicembre 2014

ESENZIONE IMU 2014

La recente legge 23 giugno 2014, n. 89 ha previsto all'art. 22 che ai terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile che non ricadano in zone montane o di collina, venga riconosciuta l'esenzione dall'IMU a partire dall'anno di imposta 2014.

Tra questi ricadono anche i terreni della Partecipanza Agraria di Cento che quindi, a partire dal 2014, non devono più pagare l'IMUQuesto significa non solo che a dicembre non deve essere versato il saldo, ma che può essere rimborsato l'acconto già versato nel mese di giugno, la invito pertanto a prendere contatti con la Sua associazione (CAF) o il consulente che le cura la posizione IMU.

La legge citata inoltre stabilisce le modalità per la compensazione del minor gettito in favore dei comuni nei quali ricadono terreni a cui è riconosciuta l'esenzione dall’IMU, tanto che il recente decreto del Ministero delle Finanze è stato fortemente sollecitato dalle stesse proprietà collettive beneficiarie attraverso la Consulta nazionale della proprietà collettiva, l'associazione che raduna, a livello nazionale, gli enti simili alla Partecipanza.

Questo significa che il Comune interessato non avrà alcuna conseguenza dal mancato pagamento dell'IMU da parte dei partecipanti, perché il Ministero della Finanze deve restituirla integralmente.

Questa legge è il risultato dello sforzo corale dei componenti della Consulta nazionale della proprietà collettiva, trattandosi del recepimento di un emendamento elaborato dall'Avv. Antonelli, presidente dell'Università agricola di Tarquinia, ripreso su indicazione del presidente della Partecipanza di Nonantola, Valter Reggiani, insieme al parere predisposto dagli avv.ti Trebeschi e Volante suindicazione della Consulta nazionale della proprietà collettiva, poi presentato al Senato dalla senatrice Cecilia Guerra.

Vale la pena ribadire che l'esenzione dall'IMU delle Partecipanze non è un privilegio insensato ma trova giustificazione nella loro stessa natura, in quanto costituiscono un modello originale di produzione e distribuzione sociale di

ricchezza, oltre che un mezzo efficacissimo di tutela ambientale. Una realtà complessa e delicata, la cui esistenza può essere oggi messa a rischio da un’imposta come l’IMU: infatti, come in ogni imposta patrimoniale, il presupposto dell’IMU è nel possesso del bene astrattamente capace di produrre reddito e, quindi, nella sua alienabilità. Ad essere oggetto di imposizione è il valore capitalizzato che il proprietario può realizzare con la vendita; l’alienazione del bene è poi l’unico modo per il proprietario di liberarsi dal peso fiscale di una proprietà che in ipotesi non produca per lui un reddito.

Da qui la radicale incompatibilità di un’imposta patrimoniale con le situazioni di proprietà collettiva, tutte caratterizzate dalla assoluta inalienabilità e indivisibilità dei beni che ne costituiscono oggetto.

L'esenzione totale delle proprietà collettive dall'applicazione dell'IMU consegue quindi innanzitutto dalla loro totale indisponibilità e inalienabilità, che rende i soggetti esponenziali di dette proprietà (come le Partecipanze) privi di una capacità contributiva ex art. 53 della Costituzione.

Il valore soggetto a imposta non può per definizione mai capitalizzarsi al titolare, che resterà sempre comunque vincolato al bene e obbligato al suo mantenimento.

A questo devono aggiungersi le considerazioni sulla disparità di trattamento che si creerebbe fra queste situazioni e quelle dei beni destinati al non profit da un lato, e a quelli storico-artistici dall’altro, entrambi oggetto di particolari esenzioni.

I beni delle proprietà collettive non possono per definizione essere distolti dalle loro finalità, che dal momento stesso della loro costituzione (che risale a tempi immemorabili, in molti casi prossimi se non superiori a 1000 anni) sono finalità di sviluppo di una comunità e di distribuzione sociale dei redditi di cui quel territorio è capace.

Questo importante obbiettivo è il risultato dell’impegno prolungato dellaPartecipanza di Cento e delle altre Partecipanze a beneficio dell’Ente e dei Capisti.

Rimango a disposizione per ogni ulteriore indicazione e/o chiarimento e porgo a tutti un cordiale saluto.

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